venerdì 1 agosto 2014

¡Adelante Osvaldo!


Finalmente ci siamo, é arrivato il tanto atteso sì del Southampton per il passaggio di Pablo Daniel Osvaldo alla corte di Walter Mazzarri che, per lui, nutre una profonda ammirazione fin dai tempi in cui il mister di San Vincenzo sedeva sulla panchina del Napoli di Aurelio De Laurentiis.
Tante volte sono stati vicini, ma solo adesso potranno finalmente abbracciarsi con tanto calore nerazzurro.

Bello e dannato - Duro e carismatico in campo, ma schivo e riservato nella vita privata. Rare sono state le volte in cui é stato paparazzato e\o protagonista di scoop gossipari pur avendo una vita sentimentale a dir poco movimentata [quattro figli da tre donne diverse]; lui, alle passerelle e alle creste bionde, preferisce i film del suo idolo e sosia Johnny Depp, la buona musica dei Rolling Stones [il suo account twitter @danistone25 é, infatti, un omaggio alla band britannica] e le serate in casa in compagnia di amici, famiglia e una bella bistecca di carne proveniente dalla sua terra natìa, l'Argentina.



Le dicerie che circolano sul suo conto - "spaccaspogliatoio", testa calda, caratteraccio e chi più ne ha più ne metta - sono un brutto ricordo, perché non più tardi di sei mesi fa concluse la sua avventura - ahilui! - alla Juventus senza il minimo "mal di pancia" o malumore nonostante abbia visto dalla panchina quasi tutte le partite di Campionato ed Europa League; sicuramente arriverà a Milano con la voglia di dimostrare a tutti quanto valga e deciso a riconquistarsi la maglia della Nazionale italiana in vista degli Europei del 2016.

Voglia di continuità - La speranza di Dani e anche la nostra è quella che trovi finalmente la squadra in cui affermarsi in maniera definitiva.
Dopo aver girato per sei squadre italiane, una argentina, una spagnola e una inglese, quella nerazzurra sarà la sua settima camiseta che indosserà nel nostro Paese.
"Scoperto" dall'Atalanta nel 2006, vive la sua prima stagione importante a Lecce sotto la guida di Zeman che, rimasto impressionato dalle sue qualità, lo porta in Salento nel giugno dello stesso anno. Purtroppo per Dani, il boemo verrà esonerato a metà Campionato, e da quel giorno il campo lo vedrà molto meno di prima. Dopo la Puglia si trasferirà a Firenze - dove verrà ricordato solamente per il gol che qualificherà la Viola in Champions League nel 2008 - e a Bologna, dove segnerà tre reti in 25 presenze.
La carriera di Dani Osvaldo [Wikipedia]
Nel 2010 vivrà la sua migliore stagione, all'Espanyol, dove metterà a segno 20 reti in 44 presenze tutte da protagonista che gli valsero, l'anno successivo, la lunga corte della nuova Roma di Luis Enrique che sborserà, per lui, 18 milioni di euro.
Rapporto di amore e odio quello tra Dani e la tifoseria giallorossa, una passione mai sbocciata - nonostante abbia segnato tanti gol - che lo porterà al divorzio dalla Capitale dopo sole due stagioni grazie al trasferimento in Inghilterra, al Southampton.
Scoprirà presto che la Premier League non è il Campionato che fa per lui, ai Saints non si trova bene, segna poco, non sente la fiducia del mister che l'ha voluto, fa a botte con il suo compagno José Fonte e a gennaio non gli resta che fare le valigie. Destinazione Juventus, dove collezionerà qualche comparsata e una manciata di reti.

Il ruolo - Simba, come lo chiamavano a Roma, vestirà il nerazzurro ed entrerà in bagarre per un posto da titolare in avanti, dove, al momento, la concorrenza è con Icardi e Palacio. A seconda del modulo che userà Mazzarri, potrà affiancare Palacio giocando da prima punta oppure giostrare come punto di riferimento offensivo con lo stesso Rodrigo alle sue spalle in caso di 3-5-1-1.
Sicuramente saranno poche le occasioni in cui lo vedremo agire insieme a Maurito Icardi, essendo loro giocatori con caratteristiche molto simili.
Dani arriverà a Milano carico e con la promessa a tutti i tifosi di regalare tanti gol importanti e perché no, poter sognare quel posto per la Champions League che ci manca da troppo tempo.

¡Adelante Osvaldo!

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