domenica 19 ottobre 2014

Prematch: Inter - Napoli, conta solo vincere



Vincere a tutti i costi, ecco cosa deve succedere questa sera allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro.
Vincere per allontanare quella crisi che ci sta risucchiando in un vortice pericoloso, vincere per sollevare il morale della squadra e soprattutto dei tifosi, vincere per voltare pagina e rimettere in piedi una stagione che sembra già compromessa alla settima di Campionato: questa sera non conterà nulla oltre ai tre punti.
Per una volta tutti i tifosi converranno che il bel gioco, la fluidità della manovra, la difesa arcigna, l'attacco devastante e tante altre belle cose questa sera conteranno zero, perché serve vincere, il come, per il momento, non ce ne frega.


IL PREPARTITA - L'avvicinamento alla partita con il Napoli non è stato dei migliori, ieri ascoltando la conferenza stampa di Mazzarri mi si è raggelato il sangue, le sue dichiarazioni pre partita mi hanno dato l'ennesima conferma di un allenatore in una situazione borderline, dalla quale, in caso di altra sconfitta, difficilmente saprà rialzarsi, come un pugile andato al tappeto dopo un gancio potente. 
Ha parlato di partita con la Fiorentina persa per "episodi", di fischi senza nome  - quando chiunque sa che San Siro lo fischia quando lo speaker annuncia il suo nome - di una preparazione estiva difficile da programmare a puntino perché in tanti sono tornati dal Mondiale malconci [e le altre squadre? Mi risulta abbiano dato anche più giocatori di noi alle Nazionali, eppure....] e così via. Ecco, il tifoso interista è stufo di tutta questa ricerca di alibi, perché dopo un anno e mezzo, da questa Inter e da Mazzarri, si doveva vedere di più. Io ricordo la tempra e condizione fisica sempre al top come fiori all'occhiello delle squadre da lui allenate, tutte cose che a Milano non si sono ancora viste e mi chiedo, per quanto tempo dovremo ancora aspettare? 


FASSONE - Io ricordo quando la partita contro il Napoli era, quasi, una formalità. Ricordo Muntari segnare addirittura di tacco [!!!], ricordo la banda Milito e co. andare sul 2-0 dopo 5 minuti di gioco, ricordo la prima Inter di Leonardo schiantare gli azzurri senza quasi soffrire e ricordo il Napoli che perdeva la sua decima partita consecutiva a San Siro. Oggi, invece, devo leggere le dichiarazioni deliranti di Fassone [ma quando verrà cacciato questo juventino?] dove dice che "In caso di sconfitta contro il Napoli, per la società Inter, non cambierà nulla...": ho dovuto riascoltarlo quattro o cinque volte prima di realizzare che l'avesse detto veramente. Ho ancora negli occhi la furia di Lele Oriali a supportare il fomento di Mourinho, ho ancora nel cuore le frecciate dell'Avvocato Peppino Prisco, ho ancora il ricordo emozionante di Giacinto Facchetti e fatico ad accettare figure come quelle di Fassone all'interno della nostra società. Zero cuore, zero affetto per i colori, niente di niente. Solamente frasi fatte, di circostanza e, talvolta, cose fuori dal mondo. Dire che per la società Inter una sconfitta, in questo delicato momento specialmente, in casa, contro una rivale per il piazzamento finale non cambierà nulla lo trovo gravissimo, un'ammissione di inferiorità, un ulteriore alibi per giocatori e tecnico, come se non ce ne fossero stati già abbastanza.

KOVA-SI' - Dopo la paura per la sostituzione di Kovacic con la Nazionale croata per sospetto stiramento, gli esami hanno dato esito positivo: Mateo ci sarà e sarà chiamato a  tornare sui livelli delle prime partite stagionali dove trovò il gol con semplicità unito a giocate sublimi, anche così possiamo rimettere in piedi una stagione iniziata male. Assieme a lui a centrocampo potrebbe giocare M'Vila - Medel è tornato solo giovedì dopo l'impegno con la Nazionale - ed Hernanes, chiamato anche lui a dare una svolta alla sua stagione iniziata in maniera negativa. Scelte obbligate sulle fasce, dove dopo l'ultimo forfait di D'Ambrosio, vedono Nagatomo e Dodò unici schierabili.  Anche davanti la margherita da sfogliare ha finito i petali e questi si chiamano Palacio ed Icardi, con il giovanissimo Bonazzoli chiamato come riserva. 

OGNI MALEDETTA DOMENICA - Nonostante ci stiano portando via l'Inter che tanto abbiamo amato negli anni e che tanto ameremo, nonostante i fegati amari che ci facciamo dopo le troppe sconfitte che avvengono ultimamente, nonostante tutte le beghe, noi siamo sempre qua, ogni maledetta domenica, a tifare per quei colori magici che per qualche motivo ci fanno mancare il fiato.
E allora, per una volta, fateci rivivere i fasti di quella squadra che faceva arrivare il Napoli a Milano già rassegnato alla sconfitta, fateci urlare di gioia alla fine dei 90 minuti, perché noi, nel bene o nel male, per l'Inter, ci saremo sempre. Noi tifosi che veniamo sempre ripresi per qualche fischio fuori posto, per troppe critiche durante i periodi bui, per non supportare la squadra quando ne ha bisogno, siamo quelli che ci metteranno sempre l'anima  e la società deve essere consapevole che, senza di noi, quella magia, quell'empatia coi colori nerazzurri, quella "cosa" speciale che è l'Inter non avrebbe modo di esistere. Avanti Inter, riprendiamoci questo Campionato.


PROBABILI FORMAZIONI:
INTER [3-5-2]: Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Hernanes, M'Vila, Kovacic, Dodò; Palacio, Icardi.
Panchina: Carrizo, Berni, Andreolli, Mbaye, Krhin, Medel, Kuzmanovic, Obi, Guarin, Bonazzoli.
Allenatore: Mazzarri.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Jonathan, Campagnaro, D'Ambrosio, Osvaldo.

NAPOLI [4-2-3-1]: Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Zuniga; Inler, David Lopez; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.
Panchina: Andujar, Colombo, Henrique, Britos, Mesto, Ghoulam, Jorginho, De Guzman, Michu, Mertens, Zapata.
Allenatore: Benitez.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Gargano.

ARBITRO: Orsato.

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