lunedì 21 luglio 2014

Tranquilli sì, ma per quanto?





"I tifosi possono stare tranquilli. Le persone che sono rimaste hanno a cuore l'Inter e vogliono solo il bene dell'Inter, qualunque sia il ruolo da loro ricoperto".

Queste le parole di Ausilio a margine della seconda ed ultima amichevole disputata dall'Inter in quel di Pinzolo [1-0 al Prato, ndr], ma a tutti i tifosi, la prima cosa che viene in mente è: "Tranquilli sì, ma per quanto?".
D'accordo, la squadra dev'essere ricostruita in buona parte dopo gli addii dei senatori ed eroi del Triplete e il momento economico-finanziario non è dei più rosei, però ecco, se pensiamo alle dichiarazioni del Presidente Thohir che vuole lottare per l'Europa, qualcosa in più sul mercato si può e si deve fare, altrimenti andremo incontro all'ennesimo "Anno zero" che culminerà con un sesto/settimo posto e tanti rimpianti.

A meno di un mese dall'inizio del calciomercato si può già affermare senza alcun tipo di problema che il lavoro in entrata che sta svolgendo Piero Ausilio è da promuovere a pieni voti; non eravamo più abituati a vedere un dirigente così spigliato, voglioso di concludere affari e dedito alla causa nerazzurra.


L'erede del muro - Partiamo da Nemanja Vidic, scelto come uomo carismatico e con esperienza per sostituire il posto lasciato vacante da Walter Samuel. Preso a maggio a parametro zero grazie al corteggiamento lungo, studiato e strategico fatto dagli uomini di Thohir perchè, quale modo migliore per incrementare la visibilità del brand Inter acquistando l'ex Capitano della squadra più famosa del Mondo? Insomma, ci siamo garantiti due piccioni con una fava, un ottimo difensore e allo stesso tempo un uomo-immagine per l'estero e più specificatamente per l'Oriente [dove il Manchester United è considerato quasi come una divinità].

La diga francese - Altro colpo a costo zero è il famoso metodista voluto da Mazzarri, un mastino dal quale dovranno passare tutti i palloni per dare inizio alla manovra, che dovrà sopperire all'addio del Cuchu Cambiasso: Yann M'Vila.
Trattativa fiume di cui oramai si conosce vita-morte-miracoli, ma che eleva ancora una volta la posizione di Ausilio che riesce ad acquistare il 24 enne, ex bad boy e promessa del calcio francese, seguito da club di rilievo come il Liverpool, strappando ai russi del Rubin Kazan un prestito oneroso biennale con riscatto fissato a 8 milioni di euro. Praticamente un'operazione che, in caso di "esplosione" del giocatore, ti da una opportunità di reselling grossissima.
Sulla corsia di sinistra l'arrivo di Dodò dovrebbe servire per far rifiatare un reparto che l'anno scorso arrivò a fine Campionato a corto di energie.

L'attacco latita - A fronte di tutto ciò, ad oggi, se ipotizzassimo un eventuale undici iniziale della nostra squadra, sarebbe più o meno questo: Handanovic - Ranocchia, Vidic, Juan Jesus - Jonathan, Hernanes, M'Vila, Kovacic, Nagatomo - Icardi, Palacio.
Sulla carta è una formazione di tutto rispetto, ma ancora carente sugli esterni e soprattutto in avanti, dove Palacio [33 anni] e Icardi [giovane e con alle spalle qualche problemino fisico] non sono in grado di sostenere tutta la stagione da titolari.
Ecco che allora ritorna l'interrogativo iniziale, i tifosi devono stare tranquilli, sì, ma per quanto? Tra pochi giorni inizierà la Tournée negli States dove ci misureremo con Real Madrid, Manchester United e Roma; il rischio figuraccia è altissimo e Thohir questo scenario non lo vuole nemmeno prendere in considerazione, perché sarebbe un brutto contraccolpo per la sua idea di diffusione del marchio Inter nel mondo, una sorta di ridimensionamento ulteriore.
A questa squadra è evidente che mancava qualcosa [tanto] nel reparto di centrocampo, ma con gli arrivi di M'Vila prima e Medel poi [la trattativa è in fase avanzata con il cileno che potrebbe arrivare a giorni] pare essersi quasi sistemata; quello che più preoccupa è lo stallo riguardo alle punte, un reparto che oltre ai due argentini sopracitati può contare solo su Botta, il classe '97 Bonazzoli [ne sentiremo parlare] ed il rumeno classe '96 Puscas; troppo poco per una squadra che dovrà giocare su tre fronti la prossima stagione.
Ecco che allora Piero Ausilio dovrà dare - di nuovo - il meglio di sé, impegnarsi ancora una volta su più tavoli, strappando qualche buon affare e portare a casa quel paio di attaccanti che servono a Mazzarri per avere una rosa al completo, pronta per il triplo impegno prossimo.

L'identikit - I nomi che si fanno sono sempre i soliti e da qualche ora anche uno nuovo: Si va dal sempreverde e separato in casa Southampton, pupillo di Mazzarri, Osvaldo che potrebbe approdare a Milano a costi contenuti [prestito oneroso con diritto di riscatto]; Rumors inglesi ci danno sempre vigili sul Chicharito Hernandez, messicano dello United in rotta di collisione con il nuovo allenatore Van Gaal, anche qua si parla di prestito oneroso con diritto di riscatto per un'operazione da circa 15 milioni di euro.
Tramontata o quasi la suggestione che porta a Jovetic, dato che è notizia di poche ore fa che, l'altro attaccante Citizen, Alvaro Negredo, sarà costretto ai box per tre mesi a causa di un infortunio riportando il montenegrino Jojo tra i possibili titolari della prossima stagione.
Il nome nuovo che circola negli ambienti di mercato è quello di Carlos Bacca
Carlos Bacca, 27 anni.
, colombiano classe 1986, attaccante del Siviglia neo campione d'Europa [League]; non esattamente un bomber - la scorsa stagione ha chiuso con 35 presenze e 14 reti - ma potrebbe essere il profilo giusto per la nuova Inter. 
Ci sarebbero già stati contatti tra le società e la distanza tra domanda e offerta non sarebbe incolmabile.
La palla ora passa a Piero Ausilio, i soldi a disposizione non sono tanti, ma la speranza è che riesca a sfruttare le occasioni migliori e strappare qualche "" importante.









Nessun commento:

Posta un commento