domenica 14 settembre 2014

Inter - Sassuolo 7-0, dedicato a Squinzi.





"Spero che Zaza faccia due pallini all'Inter", così il patron del Sassuolo, Giorgio Squinzi, apriva la settimana in avvicinamento ad Inter-Sassuolo nella speranza di vedere la sua squadra vincere a San Siro, come da lui già sognato la scorsa stagione. Già, la scorsa stagione, eravamo più o meno a fine estate ed i nerazzurri si imposero con lo stesso punteggio di oggi, ma a domicilio degli emiliani. Diciamo che Squinzi non è propriamente Nostradamus o uno a cui affidare la propria sorte.
Domenica 14 settembre duemilaquattordici, l'Inter debutta in casa dopo la deludente trasferta di Torino che ha riaperto vecchie ferite e vecchi interrogativi sulle vere potenzialità di questa squadra. 

AMALA - E' anche la partita del ritorno dell'amatissima hit "Pazza Inter" nel pre-match, inno che a tutti noi ricorda i trionfi degli anni passati. E' una domenica di festa, e quando è festa, le cose devono andar bene per forza.

Icardi nell'azione dell1-0
La squadra che scende in campo è, a dispetto della fama di Mazzarri, ultra offensiva, con Dodò e Nagatomo sulle corsie laterali, Hernanes-Kovacic mezzali e Icardi-Osvaldo tandem argentino offensivo. Il tutto con Gary Medel, il Pitbull, a fare da mediano in mezzo al campo e Andreolli a sostituire lo squalificato Vidic. I ragazzi da subito fanno capire al Sassuolo che oggi non tira aria di regali, dopo soli 4' Icardi porta in vantaggio l'Inter dopo un batti e ribatti in area. La partita dei nostri è molto aggressiva, ma inizialmente imprecisa, tanto pressing, ma tanti passaggi sbagliati. Sbagliato non è il tacco di Icardi che libera Osvaldo al 21' al limite dell'area il quale fa sponda per Kovacic, che insacca delicatamente per il 2-0. Primo gol in Serie A per Mateo al termine di un'azione pregevole.
Passano 8 minuti, sempre di intenso pressing e dominio nerazzurro, quando Icardi riceve palla da Hernanes al limite dell'area e scaglia il pallone di destro nell'angolino, praticamente quasi una fotocopia del gol contro lo Stjarnan, senza la giravolta a smarcarsi dal difensore. 3-0. Un'Inter straripante e che sta offrendo ai 35.000 spettatori, quasi increduli, un gioco piacevolissimo.
Osvaldo e la mitraglia 
C'è anche tempo per il poker servito prima del 45', quando Dodò, autore di una partita arrembante, sfrutta l'ennesima autostrada concessagli dai difensori neroverdi. Entra in area, calcia di sinistro e sulla ribattuta di Consigli ecco Osvaldo pronto a raccogliere per la ribattuta firmando il suo primo gol in Campionato, 4-0. Tutti negli spogliatoi a testa altissima.

SETTEBELLO, ONCE AGAIN - Il secondo tempo inizia subito come era finita la prima frazione, con l'Inter all'attacco, alla ricerca ossessiva del gol che è mancato nella trasferta di Torino. Siamo al minuto 52, Kovacic serve un assist al bacio per Icardi che di sinistro incrocia sul secondo palo firmando la sua tripletta battendo un incolpevole Consigli. Siamo 5-0, ma i ragazzi non hanno intenzione di fermarsi, sembra quasi che siano tutti in trance agonistica. Medel, autore di una partita enorme, sradica palloni come se non ci fosse un domani a qualsiasi cosa gli passi vicino, Kovacic regala delizie per il palato e Juan Jesus, dopo aver fermato l'ennesima volta Berardi, viene messo a terra da una gomitata del neroverde che costringe gli emiliani a finire il match in 10 uomini. Iniziano le girandole dei cambi, nell'Inter si rivede Fredy Guarìn, che entra in campo con una grinta e determinazione mai viste. Lo stesso colombiano, al termine di un'azione tambureggiante, con un gesto di grande altruismo, serve ad Osvaldo un tap-in a porta vuota che vale il 6-0 e l'abbraccio di tutti i suoi compagni. 
L'esultanza di Fredy Guarìn
Al minuto 74 c'è tempo per tutta la gioia di Guarìn, esplosa dopo un destro che lambisce il palo e termina in rete per il 7-0. Corre, corre, corre lungo la linea di fondo campo sprigionando tutta la rabbia che aveva in corpo per un'estate passata sulle pagine dei giornali ed accostato - per ragioni di bilancio - a molteplici squadre. Lui alla fine è rimasto, contento di vestire la nostra gloriosa maglia e pronto a dare un grande contributo come fatto oggi. A risultato acquisito vedono il campo anche il giovane Mbaye e Rodrigo Palacio, al ritorno dopo l'infortunio che lo ha messo KO per un mesetto buono.
Dopo due minuti di recupero, il Sig. Calvarese fischia la fine. Ovazione di San Siro, parte Pazza Inter a tutto volume, i tifosi cantano. E' stata un'Inter convincente, bella e cattiva. Speriamo sia la prima di tante ottime prestazioni; Mazzarri ha materiale per essere molto felice.

LE PAGELLE


HANDANOVIC 6 - Giornata di ordinaria amministrazione, due parate e nulla più. 90' da spettatore. Pagato.

ANDREOLLI 6,5 - Gioca una partita ordinata e sempre attenta, non fa rimpiangere l'assenza di Vidic.

RANOCCHIA 6,5 - La prima a San Siro da Capitano pare lo esalti. Anticipa sempre Zaza facendogli fare una partita al limite del ridicolo. Non fa strusciare palla a nessuno di quelli che capitano a tiro.

JUAN JESUS 6 - Parte molto male, buttando via una marea di palloni dovuti alle sue sgroppate di "Luciana" memoria. Mazzarri lo catechizza con qualche urlaccio e lui ritorna nei ranghi giocando facile e limitando gli avanti emiliani. Nel finale procura a Berardi un rosso, prendendo una gomitata in faccia.

NAGATOMO 6 - Il solito instancabile motorino di fascia che però, stavolta, non incide molto con i suoi assist e le sue sgroppate perché il gioco si è sviluppato di più sull'altra corsia. [dal 17'st MBAYE 6 - Gioca con personalità senza però strafare. Ordinato e mai fuori posizione verrà molto utile a Mazzarri in caso di turnover].

KOVACIC 7,5 - Vederlo giocare è una gioia per gli occhi, il cambio di passo che ha mandato al bar tre giocatori nel primo tempo prima del gol di Icardi è da standing ovation. Distribuisce assist - al bacio quello del 5-0 - come se fossero caramelle per i bambini. Da ogni suo tocco nasce una potenziale palla gol. Incredibile lo sviluppo positivo che sta avendo in questi mesi. Gioca in fiducia e si vede. [dal 19'st GUARIN 7 - Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma in maniera ordinata. Fornisce assist al bacio per Osvaldo e segna due minuti dopo. Cosa chiedere di più?]

MEDEL 7 - Il Pitbull, alla prima alla Scala del Calcio, decide di entrare subito nel cuore dei tifosi giocando 90' di autentica intensità con una percentuale si passaggi riusciti che sfiora la perfezione. 94%. Corre, pressa, morde e ringhia verso qualsiasi cosa o persona abbia una casacca biancaneroverde. Aveva ragione Zamorano, quando disse che Gary, sarebbe diventato presto un idolo delle folle.

HERNANES 6 - Altra partita sottotono per l'ex laziale pagato 20 milioni nel mercato di gennaio 2014. Sbaglia troppo, tenta dribbling improbabili e perde i soliti palloni a centrocampo. Fortuna che gli emiliani non ne approfittino. Anche lui ci mette tanta voglia, però, da uno come lui, ci si aspetta sempre qualcosa di più.

DODÒ 7 - Autentica furia, specie nel primo tempo quando la difesa neroverde  gli lascia spazi che nemmeno in autostrada alle 3 di notte. Sinistro pregevole, ottima corsa e tanta qualità per una delle sorprese di questo inizio di stagione. Con tante grazie a Walter Sabatini e alla AS Roma tutta. [dal 31'st PALACIO SV]

ICARDI 8 - Il Killer Instinct è nel suo DNA. Calcia 3 volte nello specchio della porta e segna 3 reti, una più bella dell'altra. Il suo processo di maturazione continua a gonfie vele, quasi bruciando le tappe. Il futuro non può che essere dalla sua e dalla nostra. Fortuna che secondo i più informati pensava solo a Twitter e a Wanda. Chissà se fosse stato single e senza internet.....

OSVALDO 7 - Partita di grosso sacrificio giocata da seconda punta, facendo da guardaspalle ad Icardi. Sgomita, sportella e si fa spazio tra Terranova e Ariaudo fino a trovare la doppietta al suo esordio in Campionato a San Siro. La mitraglia, dopo i suoi gol, fomenta i tifosi.

MAZZARRI 7 - Oggi non ha sbagliato nulla. Una formazione spregiudicata con i giusti interpreti, schemi e intesa tra Kovacic e i due avanti sono da applausi, la grinta con cui la squadra ha giocato i 90' è lodevole. 


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